Parrocchia La Visitazione

Riflessione di Martedì 26 maggio 2020

Nella prima lettura leggiamo la prima parte del discorso di Paolo agli anziani, responsabili della chiesa di Efeso, discorso che possiamo chiamare il testamento pastorale di Paolo, è un discorso di addio. Elenca tre caratteristiche del suo ministero: l'umiltà, la dedizione, la testimonianza coraggiosa davanti a tutti. Poi parla di quello che gli aspetta: la sua via sarà lastricata dalle sofferenze, ma egli sarà pur sempre guidato, sospinto, sorretto dallo Spirito Santo: "so soltanto che lo Spirito Santo, di città in città, mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni". Paolo si sente servo del Signore, egli serve gli uomini perché così vuole il suo Signore, per piacere al suo Signore. Illuminaci, Signore, con la grazia e la forza dello Spirito Santo, perché possiamo servire bene i fratelli diventando i tuoi servi!
Nel Vangelo di Giovanni iniziamo il capitolo 17, qualcuno dice che è la più bella preghiera di Gesù, chiamata la preghiera sacerdotale. "Alzati gli occhi al cielo", Gesù prega, si rivolge al Padre, sarebbe da leggere e meditare parola per parola, ma non abbiamo né il tempo nello spazio qui, lo potete fare voi a casa, vi sottolineo qualche frase: "Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo". "Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo". "Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi". Facciamo anche noi una preghiera per le persone che il Signore ha messo nella nostra vita, che ci ha affidato. Buona giornata a tutti voi!!!

P. Heliodoro Santiago, m. s.